Il simbolo della cucina italiana per eccellenza, semplice bontà le cui diverse interpretazioni di formato e preparazione raccontano le tradizioni italiane.
LA PASTA: LUOGO DI ORIGINE E LAVORAZIONE
L’apparenza è semplice, gli ingredienti anche, ma la Pasta racchiude molto di più. C’è tradizione, storia, famiglia, convivialità, cultura, sperimentazione, passato e presente. La pasta racconta un popolo, quello italiano, la sua genuina passione per la cucina, da assaporare in compagnia, dai sapori sinceri.
In ogni formato di pasta quell’acqua e quella semola di volta in volta utilizzati narrano un racconto diverso, si concretizzano in formati variegati che caratterizzano i territori e le regioni dell’Italia più ghiotta. Sono le mani delle nonne e delle mamme di un tempo intente a impastare, arrotolare, strisciare per poi spostarsi sui fornelli tra sughi pronti a condire.
Simbolo dell’italianità, la Pasta è attestata nella Sicilia araba, intorno al 1150, per poi risalire lo Stivale e lasciare il suo segno, per rimanere radicata nelle singole tradizioni culinarie che ne hanno perfezionato la realizzazione e preparazione.
Produrre una pasta di qualità non è però semplice, serve scegliere con cura la semola di grano duro e l’acqua, il cui grado di purezza è fondamentale. L’impasto va eseguito lentamente, in modo da creare un amalgama omogeneo, e l’estrusione effettuata con trafile in bronzo, principalmente nel sud d’Italia, oppure in teflon. Entrambe le soluzioni sono ottimali per ottenere un prodotto di alta qualità, la scelta dipende solo da abitudini e preferenze di risultato finale: la trafilatura al bronzo produce una pasta più ruvida, mentre quella al teflon maggiormente brillante.
Ogni formato regala sapori diversi, nonostante gli ingredienti siano tendenzialmente i medesimi. Si tratta di filosofie di pensiero, ricordi, accostamenti mentali che si riflettono in un piatto di pasta dall’aspetto solo superficialmente ingenuo. E in Italia, di formati, ne esistono più di 300, classificabili tra freschi e secchi, corti, lunghi, rigati, lisci, pieni o bucati.
Ogni cucina regionale ha dato vita a tipologie di pasta differenti, in virtù anche e soprattutto dei condimenti a disposizione. Quello che si è venuto a creare negli anni, e rimane tradizionalmente preservato anche oggi, è il binomio sugo/formato di pasta quale conseguenza della disponibilità di ingredienti che ogni territorio era solito utilizzare in cucina. È venuta così a costituirsi una sorta di “architettura del gusto”, il perfetto abbinamento tra condimento tipico e varietà di pasta.
PROPRIETA’ ORGANOLETTICHE
La Pasta rappresenta uno dei simboli della dieta mediterranea e ne identifica tutta la genuina salubrità. Ricca di fibre e carboidrati complessi, è un concentrato di nutrienti ed energia soprattutto per chi pratica sport. Erroneamente si pensa sia nemica della linea. Niente di più sbagliato. Infatti, se consumata in dosi equilibrate e con un condimento semplice, ovvero non ricco di grassi, la Pasta è un piatto unico ideale e completo. Infine, viene considerata un perfetto alimento antistress, dall’alta digeribilità.
LA PASTA IN CUCINA
Cosa dire se non che la Pasta è una vera e propria regina in cucina? Primo piatto per antonomasia, esprime la sua versatilità attraverso le interpretazioni delle molteplici culture culinarie regionali. Alcuni condimenti sono diventati il perfetto completamento di formati divenuti portavoce di eccellenza: è il caso dei Bucatini all’Amatriciana, delle Trofie al pesto, delle Tagliatelle al ragù, e ancora delle Lasagne alla bolognese, Penne all’arrabbiata, Strozzapreti alla norcina, Spaghetti alla chitarra e Orecchiette con cime di rapa, solo per citare alcune delle delizie che raccontano il gusto variegato dell’Italia.
Ma la Pasta è un piatto che cambia vestito, che si sposa con sughi di carne e verdura, con olio e burro, con pesce e aromi. È una tela su cui poter dipingere e lasciare libera la fantasia.