FOOD IS A CONVERSATION
Barilla celebra il 10° anniversario della Dieta Mediterranea come patrimonio UNESCO
Parlare di sana alimentazione, con uno sguardo consapevole nei confronti di presente e futuro: Barilla e Future Food Institute iniziano a celebrare il decimo anniversario della Dieta Mediterranea, riconosciuta patrimonio UNESCO, attraverso un talk incentrato su uno stile di vita salutare, dove il ruolo del cibo diventa primario per il giusto equilibrio psico-fisico, ma anche quale elemento di sostenibilità capace di contribuire al benessere del pianeta.
La masterclass digitale ha rappresentato un vero e proprio omaggio e approfondimento sul tema della Dieta Mediterranea, ovvero la “Ricetta del benessere” che ha stimolato il confronto tra esperti. Come dimostrano gli studi, la sua adozione, in virtù degli elementi che ne rappresentano l’essenza in fatto di alimenti, potrebbe aiutare a ridurre fino al 15% del riscaldamento globale entro il 2050.
Un’ulteriore tappa del percorso intrapreso da Barilla, volto a sviluppare e condividere una nuova riflessione sulla valenza del cibo in un’ottica globale di comprensione e consapevolezza del suo valore. Un viaggio che terminerà in occasione del World Pasta Day il 25 ottobre prossimo.
A dialogare sono stati Sara Roversi, Fondatrice del Future Food Institute, che ha moderato il talk; Mariangela Rondanelli, Professore associato in Scienze e Tecniche Dietetiche dell’Università di Pavia; Josè della Rosa, Gastronomy Scientist Future Food Institute; Marcello Zaccaria, Executive Chef di Academia Barilla.
E proprio attorno alla ricetta realizzata dallo Chef Zaccaria è ruotata la conversazione: “Mezze Maniche su crema di ceci al rosmarino con coda di rospo”, un piatto che diviene simbolo della Dieta Mediterranea in fatto di preparazione e materie prime utilizzate.
“Abbiamo deciso di preparare questa ricetta che celebra i 10 anni della Dieta Mediterranea perché ci dà l’opportunità di applicare in modo effettivo e tangibile i suoi principi essenziali” ha spiegato Marcello Zaccaria.
“La Dieta Mediterranea è spesso associata all’utilizzo dei cereali, un ingrediente che negli scorsi mesi di lockdown ha assunto un ruolo ancora più importante rispetto al passato – ha sottolineato Mariangela Rondanelli – La preparazione in casa di pasta, pizza e pane è divenuta rapidamente un’incredibile realtà quotidiana che ci ha permesso di riscoprire la socialità e il piacere di vivere la cucina”.
E proprio relativamente al concetto di socialità, la dott.ssa Rondanelli si è concentrata nell’evidenziare quanto la Dieta Mediterranea non sia solo basata su ingredienti, ma anche su relazioni: “Alla base della piramide alimentare della Dieta Mediterranea, in aggiunta agli elementi puramente nutrizionali, esiste anche un aspetto che riguarda le relazioni umane. La convivialità, vissuta come il piacere di condividere il buon cibo con le persone care, rappresenta anche un imprescindibile momento di benessere, nel suo senso più ampio”.
La consapevolezza a tavola passa soprattutto dalla selezione degli alimenti, ha tenuto a precisare Sara Roversi: “Con la crisi in atto ci siamo anche resi conto di quanto sia importante l’agricoltura italiana, il prodotto, la qualità della materia prima che mangiamo”.
“Il cibo come una danza, una danza coordinata e armonica di molecole che alla fine sono responsabili del sapore, dell’odore, della consistenza e anche delle proprietà nutritive, nonché del suo effetto sull’ambiente. Ecco perché parliamo di sostenibilità”, questa la visione di Josè della Rosa.
Così, la giusta ricetta può essere capace di riassumere le nostre scelte in cucina, motore che “ci fa comprendere quanto veramente per avere un futuro migliore, per vivere sani in un ambiente sano dobbiamo partire dal cibo, dalle nostre scelte di ogni giorno”, ha concluso Sara Roversi.
Da qui la visione della Dieta Mediterranea intesa come sintesi tra stile di vita alimentare e comportamenti quotidiani, in grado di garantire benessere e condivisione in un modo più consapevole.