
FOOD IS A CONVERSATION
RUOLO DEL CIBO E ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE
L’emergenza sanitaria ha sancito una netta divisione tra il pre e post Covid-19, determinando un rimodellamento delle abitudini quotidiane e una visione diversa che coinvolge cittadini, industrie e aziende.
In questo contesto Barilla, leader nel mercato della pasta a livello mondiale, desidera sviluppare e condividere una nuova riflessione sul ruolo del cibo nelle sfide globali e nelle vite delle persone.
Un viaggio che Barilla ha scelto di affrontare insieme a due partner d’eccezione come Food For Soul, organizzazione no profit fondata dallo chef tre stelle Michelin Massimo Bottura e da sua moglie Lara Gilmore, e Future Food Institute, rete internazionale di specialisti e innovatori nel campo alimentare, guidata dall’esperta Sara Roversi. Quello intrapreso è un percorso fatto di incontri, conversazioni, corsi e momenti di confronto con esperti, che terminerà con la celebrazione della prossima Giornata Mondiale della Pasta, in programma per il 25 ottobre 2020.
L’interlocutore primario a cui Barilla desidera parlare è il mondo dei giovani, le nuove generazioni le cui azioni risultano fondamentali per la definizione e costruzione di un futuro fatto di stili di vita alimentari maggiormente responsabili.
Il primo appuntamento in programma, organizzato da Future Food Institute e svoltosi giovedì 18 giugno, proprio in occasione della Giornata mondiale della gastronomia sostenibile, ha portato avanti una approfondita conversazione sul cibo anche attraverso la celebrazione del 10 ° anniversario del riconoscimento UNESCO della dieta mediterranea. A dialogare tra loro, Dondeena Bradley – Global Vice President Nutrition and Wellbeing presso Barilla Group, Sara Roversi – Future Food Institute, Sophie Egan – autrice del libro “How to be a conscious eater”, Peter Klosse – TASTE, The Academy for Scientific Taste Evaluation.
“A causa del COVID-19, stiamo affrontando un tempo senza precedenti nella storia che ci sta costringendo a ripristinare e ripensare il nostro approccio al cibo. Da qui il nostro impegno, insieme alla FAO, nel promuovere programmi incentrati sul ridisegnare un sistema alimentare più equilibrato e inclusivo che eviti sprechi e malnutrizione, che sia decentralizzato. L’umanità sarà in grado di adattarsi ai grandi cambiamenti sfruttando il potere delle partnership, riuscendo in tal modo a supplire in quei campi dove le istituzioni si stanno rivelando carenti o poco presenti. Stiamo facendo esattamente questo con partner come Barilla, che mettono il benessere del consumatore al primo posto nelle scelte aziendali” ha sottolineato Sara Roversi, evidenziando anche quanto la consapevolezza possa renderci pronti per affrontare il futuro.

E proprio sul tema consapevolezza si è incentrato l’intervento di Sophie Egan, che è partita dal suo libro per legare l’importanza nella scelta del cibo che mangiamo ogni giorno con il benessere del pianeta: “Dobbiamo pensare che ciò che risulta buono per noi, per il nostro corpo e la nostra mente, può rivestire un ruolo ancora più importante ed essere buono per gli altri, per gli animali, per il sistema pianeta”. La Egan parla di un approccio “olistico”: “Prendersi cura di sé e del pianeta vuol dire anche rivoluzionare il proprio modo di pensare, ma senza cercare una perfezione che rischia di diventare come una gabbia rigida fatta di regole alimentari a discapito del piacere che il cibo sa offrire”.

Sophie Egan ha voluto anche porre l’accento sulla necessità di sensibilizzare le istituzioni, così da aiutare le aziende a muoversi nella giusta direzione in modo agevole e, di conseguenza, i consumatori nella loro scelta di acquisto consapevole: “Barilla ha saputo fornire un contributo significativo proprio in quanto precursore di modelli quali la doppia piramide alimentare che costituisce la concretizzazione dei concetti “Good for you, good for the planet” quantomai veri”.

Anche Dondeena Bradley si è soffermata sull’importanza che le scelte aziendali e lo stile di vita del singolo hanno sul pianeta e sull’inquinamento. “Da anni Barilla è impegnata nella promozione di messaggi legati ai corretti stili alimentari, attività che si è dimostrata rilevante nell’indirizzare le persone verso scelte a tavola ispirate da principi di sostenibilità e qualità”. Due i concetti pregnanti espressi dalla Bradley per identificare una differenza importante in fatto di approccio e consapevolezza: la capacità di discernere tra “wellness”, ovvero cosa si deve fare per stare bene, e “wellbeing” che riassume la capacità di stare bene.
“Alimentarsi diversamente e fare scelte differenti porta a crescere ed evolversi – ha aggiunto Peter Klosse – non si possono imporre regole rigide da seguire senza tenere in considerazione il gusto, la socialità e l’ispirazione che la gastronomia può offrire. Il cambiamento non può avvenire senza le emozioni e i benefici che il cibo racchiude. In sintesi, secondo quella che io definisco la formula CAT: Convenient, Affordable, Tasty – (facile da reperire, a prezzi accessibili e gustoso) -. In questo contesto, il ruolo della cucina e della gastronomia deve essere quello di collettore, per aiutare le persone a comprendere, conoscere ed essere pronte al cambiamento”.