Parigi, 10 e 11 ottobre 2019, due giornate di gare intense ed entusiasmanti che hanno visto sfidarsi 14 giovani chef provenienti da tutto il mondo: l’ottava edizione del Pasta World Championship 2019, l’evento culinario che rispecchia la mission portata avanti da Barilla di rendere globale il messaggio di eccellenza della pasta, ha coinvolto un pubblico di oltre 350 tra giornalisti, esperti e foodies.
Un messaggio che anche la geografia dei concorrenti ha reso ancora più incisivo, con un gruppo di giovani cuochi talentuosi da Australia, Austria, Brasile, Canada, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Italia, Norvegia, Stati Uniti, Svezia e Svizzera.
Per giudicarli Barilla ha riunito il meglio dei mondi del food e lifestyle, una giuria d’eccezione composta da veri esperti: tre chef del calibro degli italiani Davide Oldani e Simone Zanoni e della francese Amandine Chaignot, a cui è andato il compito di valutare tecnica e creatività, mentre due esperte come la content creator Ashley Alexander e l’architetto e designer Paola Navone si sono trovate impegnate nell’osservare estetica e mise en place. Non solo, la presentazione dell’evento è stata il campo di azione di Stéphane Rotenberg, giornalista francese e presentatore dello show TV “Top Chef”, con il ruolo di “Master of Ceremony, e dello chef Lorenzo Cogo quale “Master of Gastronomy”.
Per l’occasione, il suggestivo Pavillon Cambon si è trasformato in Galleria d’arte con le opere di Olimpia Zagnoli.
Quella della Capitale francese si è dimostrata una scelta dalla duplice valenza, legata alla ricchezza di cultura, arte e gastronomia che questa città racchiude e trasmette, una essenza vicina al tema “The Art of Pasta”: selezionato per rappresentare questa edizione, ma anche per celebrare il 50° anniversario di Barilla in Francia.
3 GARE A ELIMINAZIONE
Tre le gare a eliminazione durante le quali i giovani chef si sono sfidati ai fornelli, con l’obiettivo di conquistare il titolo di “Master of Pasta”, un riconoscimento che premia elaborazione personale, visione innovativa e tecnica, il tutto condito con la bontà di un prodotto che simboleggia il gusto italiano: “The Masterpiece”, ossia “Il Capolavoro”, la realizzazione di un piatto come espressione tecnica e creatività applicata al concetto di «Bello, Buono, Fa bene», i tre capisaldi che sintetizzano la pasta; “The White Canvas”, ossia “La Tela Bianca”, esemplificazione di una nuova prospettiva gastronomica attraverso una ricetta in grado di combinare inventiva e benessere, e poi il “Gran Finale” in cui i 4 chef hanno riproposto, con un tocco in più, il piatto portato in gara nella prima sfida.
PASTA WORLD CHAMPIONSHIP 2019: IL VINCITORE
La vittoria è andata al giapponese Keita Yuge con un piatto che ha saputo fondere e armonizzare una visione della pasta in grado di combinare la componente orientale con quella tipicamente italiana. La sua proposta di “Penne al gorgonzola al profumo giapponese” si pone quale testimonianza concreta della versatilità che contraddistingue questo alimento, il suo essere capace di adattarsi a ogni cultura e cucina. Nella ricetta di Keita Yuge, l’elemento orientale è dato da una salsa alle ostriche e aroma di «Sake, Sansho, Yuzu» giapponese e dall’aggiunta del Sake alla salsa al gorgonzola.
OLTRE LA GARA: ARTE, CIBO E “THE SOUND OF PASTA”
Non solo competizione, il Pasta World Championship 2019 è stato anche talk su “Cibo, arte e estetica” insieme alle due giurate Paola Navone e Ashley Alexander, e live cooking realizzato dalla Chef Amandine Chaignot. Diversi momenti di coinvolgimento, durante i quali la pasta ha portato alla luce la necessità di una lettura e interpretazione secondo punti di vista differenti ma sempre legati al suo aspetto artistico, alla sua capacità di assumere forme di volta in volta mutevoli. Perché la pasta è colore aroma, gusto e addirittura suono. Grazie alla sorprendente live music performance “The Sound of Pasta”, eseguita a quattro mani dall’orchestra Food Ensemble e dallo chef Davide Oldani, un piatto di “Puttanesca con rafano” ha lasciato libere sensazioni musicali e melodiche.
Quella tra Barilla, Oldani e i Food Ensemble è una collaborazione che già l’anno scorso, in occasione del Pasta World Championship 2018, ha incuriosito e conquistato il pubblico. Un anno dopo, il suono della pasta diventa Sinfonia in una collezione di quattro tracce musicali in vinile.