Bruschetta
- 4 Fette di pane toscano
- uno Spicchio d’aglio
- 1 dl d’olio extravergine di oliva
- sale e pepe q.b.
Scaldate il forno in funzione grill e quando raggiunge la temperatura collocatevi le fette di pane fino a che non saranno dorate su entrambi i lati, quindi toglietele dal forno.
Mentre sono ancora calde sfregatele vigorosamente con lo spicchio d’aglio sbucciato.
Disponetele su di un piatto di portata, conditele con una spolverata di sale e di pepe (se si desidera) e irroratele con abbondante olio d’oliva.
È una preparazione semplice e rustica, molto diffusa nel Lazio.
Storie nel piatto
La bruschetta è un antipasto italiano un tempo tipico delle classi più povere, ma oggi tra i più amati e conosciuti della gastronomia italiana di cui esistono una moltitudine di versioni: dalla più semplice con il solo aglio alle più elaborate con il pomodoro o con i funghi.
La prima documentazione scritta riguardante una pietanza che ricorda molto da vicino l’odierna bruschetta risale al XVI secolo ed è contenuta nel libro “La Singolar Dottrina” di Domenico Romoli.
Questo scalco fiorentino, una sorta di direttore dei banchetti, che lavorò alla corte di diverse importanti personalità del tempo, tra cui Papa Leone X, era soprannominato dai suoi contemporanei “il Panunto” proprio a causa di una delle ricette contenute nella sua opera di arte gastronomica. Questa, infatti, prevedeva di far abbrustolire delle fette di pane e di condirle con del lardo di maiale o con del formaggio fresco, rendendole, per l’appunto, unte come nell’odierna bruschetta.
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