Cacciucco alla livornese
Per i crostoni
8 Fette di pane casereccio
Uno Spicchio d’ aglio
30 ml di olio extravergine di oliva
Per il fondo
20 g di aglio
60 g di olio extravergine di oliva
20 g di prezzemolo
100 g di vino bianco secco
Per il pesce
200 g di moscardini
150 g di gamberi
120 g di pesci San Pietro
300 g di mazzole
80 g di razza
300 g di cozze
200 g di vongole
300 g di pomodori
2 g di peperoncini
7 g di sale
Passaggio 1
Fate soffriggere l’aglio con l’olio in una padella, appena assume il colore biondo aggiungete il prezzemolo.
Passaggio 2
Bagnate quindi con il vino bianco e lasciate ridurre per qualche minuto il fondo di cottura.
Passaggio 3
Aggiungete i polpetti ben lavati e lasciate cuocere per 10 minuti.
Passaggio 4
Successivamente inserite anche le gallinelle e lasciatele cuocere.
Passaggio 5
Poi, in ordine di cottura, il San Pietro tagliato a tranci e la razza.
Passaggio 6
A questo punto unite i gamberi.
Passaggio 7
Poi le vongole.
Passaggio 8
E per ultime le cozze.
Passaggio 9
Esaurito il pesce, unite i pomodori tagliati a quadretti, aggiungete sale e peperoncino e mettete in forno già caldo a 200 ° C per 30 minuti.
Tagliate a fette il pane, tostatelo e ungetelo con un filo d’olio di oliva, infine profumatelo strofinandolo con l’aglio sbucciato. Sistemate i crostoni in piatti fondi individuali, distribuitevi sopra la zuppa e servite.
Lo Chef consiglia
Quando si inforna la zuppa, è opportuno coprirla con carta stagnola, per evitare che i molluschi si asciughino eccessivamente. I pesci devono essere ben lavati e privati delle interiora. L’ordine di cottura dipende dalle dimensioni del pesce, si va dal più grosso al più piccolo. Questo serve a garantire ottimali tempi di cottura, diversi per ogni ingrediente. La zuppa va salata alla fine, così da tenere sotto controllo la sapidità del piatto.
Storie nel piatto
Ormai pare accertato che il cacciucco sia stato inventato dai pescatori livornesi che, a fine giornata, rientravano in porto e preparavano una zuppa usando i pesci più piccoli che avevano pescato, ma sono ancora molte le leggende che continuano ad essere tramandate sull’origine di questo straordinario piatto. Quella più famosa narra che la famiglia di un pescatore livornese, annegato durante una tempesta, si ritrovò in miseria. I figli, dopo tre giorni passati a patire la fame, chiesero aiuto ai pescatori della città. Gli uomini, impietositi, donarono ognuno un pesce. La madre dei bambini prese erbe e pomodori dall’orto e, con quel poco d’olio che aveva, preparò una salsa a cui aggiunse i pesci. Allestì quindi una grande zuppiera con fette di pane, sulle quali mise i pesci cotti a pezzi e il loro intingolo. L’invitante profumo di quella zuppa raggiunse tutti i vicini che accorsero a domandarne la ricetta: così nacque il cacciucco.
Lo sapevate che…
La parola Cacciucco deriva dall’arabo kükük che vuol dire “piccolo” in riferimento al suo essere una zuppa di piccoli pezzi di pesce.
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