Calzone di Carnevale
Per la pasta
500 g di farina
3 uova
100 g di burro
100 g di zucchero
8 g di lievito
Per la farcia
250 g di carne di maiale macinata
250 g di carne di vitello macinata
3 uova
50 g di Parmigiano Reggiano
400 g di ricotta
1 scamorza
2 Cucchiai di olio extravergine di oliva
In una ciotola mescolate assieme la farina con 80 gr di zucchero e il lievito; quindi disponeteli a fontana e versatevi in mezzo 2 uova (sbattute a parte in una ciotola con 1 albume) e il burro che avrete fatto ammorbidire togliendolo dal frigo per 30 minuti.
Impastate il tutto amalgamando bene, fino ad ottenere un composto liscio e morbido.
Stendete quindi i 2/3 della pasta con un matterello fino ad ottenere una sfoglia spessa mezzo centimetro, quindi usatela per foderare una teglia da forno rotonda ricoperta di carta da forno.
Nel frattempo in una padella scaldate l’olio, quindi unitevi la carne e, appena questa prenderà colore in modo uniforme, aggiungetevi le uova già sbattute e il formaggio grattugiato. Mescolate in modo da amalgamare bene il tutto lasciando cuocere per altri 30 secondi, quindi togliete la padella dal fuoco.
Spolverizzate la pasta nella teglia con metà del rimanente zucchero, quindi disponetevi la carne livellandola e ricopritela con la ricotta ben strizzata.
Disponete infine la scamorza tagliata a fette sottilissime sul resto del ripieno e ricoprite il tutto con il rimanente zucchero.
Stendete sottilmente la rimanente parte d’impasto e usate la sfoglia per ricoprire la tortiera serrando bene i bordi.
Bucherellate la superficie del calzone con la forchetta e spennellatela con il rimanente tuorlo.
Fate cuocere in forno già caldo a 180° C per una ventina di minuti o comunque fino a quando la superficie del calzone non risulterà ben dorata e croccante.
Storie nel piatto
Il carnevale è una festa tradizionale propria del calendario cristiano che si svolge nel periodo antecedente la quaresima e si conclude con il giorno del Martedì grasso.
Il Carnevale viene festeggiato in tutta Italia, anche se i festeggiamenti più famosi sono senza alcun dubbio quelli di Venezia e Viareggio.
I festeggiamenti carnevaleschi hanno un’origine religiosa molto antica, poiché sono probabilmente legati ad antichi riti pagani in cui gli stregoni utilizzavano delle maschere per allontanare gli spiriti maligni.
Ma il legame più forte del Carnevale è sicuramente quello con le grandi feste che si svolgevano nell’antica Roma nei mesi di Ottobre e Marzo in onore del padre di tutti gli dei: Saturno.
Durante queste feste chiamate “saturnali”, padroni e schiavi si scambiavano i ruoli e veniva eletto dal popolo un “Re della festa”, tradizione rimasta poi viva in alcuni carnevali italiani.
Questa festa, secondo la testimonianza di Livio, nacque nel 263 a.C. e divenne sempre più importante nel tempo, arrivando a durare, nel periodo imperiale, ben quindici giorni.
Ed è proprio su queste tradizioni pagane che si è impiantata la festa cristiana del Carnevale, moderandone gli aspetti più trasgressivi.
Ma è solo durante l’epoca Medievale che il Carnevale assume contorni ben definiti, divenendo la “festa dei folli” durante la quale si svolgevano feste e baldorie senza limiti, consumando lauti pasti in preparazione delle privazioni quaresimali. E sempre durante il Medioevo si diffuse l’abitudine di travestirsi per sovvertire i ruoli sociali e caricaturizzare i potenti. Il massimo splendore della feste carnevalesche viene raggiunto invece durante il Rinascimento della Firenze medicea, dove tra il XV e il XVI secolo proprio i Medici, i signori della città, organizzavano i “trionfi, delle grandi sfilate mascherate su carri, accompagnate da canti e balli.
Altre ricette consigliate