Canederli di spinaci
Quando arriva il freddo, diciamo la verità, ci piace scaldarci con un bel piatto di brodo caldo, vero? Allora perché non arricchire il nostro brodo con i gustosi canederli? Un piatto tipico della zona altoatesina, dal Trentino-Alto Adige al Veneto, ma anche del Tirolo e di alcuni Paesi dell’est Europa.
Immaginate le ampie vallate alpine, costellate di piccoli borghi, castelli arroccati sulle pendici delle montagne e le cime innevate delle Dolomiti: luoghi incantevoli che conservano tradizioni ed usanze antiche, è proprio qui che nasce questa ricetta.
6 panini raffermi
100 g di spinaci
2 Cucchiai di Parmigiano Reggiano
3 uova
Una cipolla
75 g di farina
olio d’oliva
sale e pepe
Per condire
150 g di burro
100 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
Pulite e tritate finemente la cipolla e tagliate i panini in cubetti piuttosto piccoli di un cm per lato.
Mettete su un fuoco di media intensità una padella con l’olio, quando sarà caldo, unitevi la cipolla e il pane e fate cuocere fino a quando il pane non si sarà insaporito e avrà preso colore.
Pulite e lavate gli spinaci e lessateli in acqua bollente salata per 2-3 minuti, scolateli e strizzateli con un tovagliolo per eliminare l’acqua in eccesso e infine tritateli molto finemente e mano o con il mixer.
Quindi in una ciotola impastate gli spinaci con le uova, la farina, il formaggio grattugiato, il sale e il pepe. Unite all’impasto il soffritto di cipolla e pane e amalgamate il tutto per bene con un cucchiaio.
Date quindi forma sferica ai canederli (all’incirca le dimensioni di un uovo) con le mani infarinate e fateli cuocere in acqua bollente salata per 8 minuti circa, scolateli e serviteli direttamente nei piatti cosparsi di parmigiano grattugiato e burro fuso.
Storie nel piatto
I canederli sono una variante tipica delle regioni dell’arco alpino italiano dei classici gnocchi.
Nonostante quelli di patate siano nati soltanto verso la fine del XVIII secolo, infatti, gli gnocchi in generale sono probabilmente il primo formato di pasta inventato dall’uomo.
Per secoli in tutto il mondo ne sono stati preparati di ogni tipo: dolci o salati, a base di semola, di riso o di pane secco, gli gnocchi sono sempre stati presenti indistintamente sia sulle tavole più povere che su quelle più lussuose.
Erano molto diffusi ad esempio nel medioevo, in particolare nelle ricche corti italiane del XIV secolo, dove venivano serviti accompagnati da ingredienti ricchi ed esclusivi.
Altre ricette consigliate
Curiosità e ricette consigliate:
Ogni località ha la sua versione di canederli ed il suo nome in tedesco è Knödel, che deriva dalla parola Knot (nodo o grumo). Infatti, l’aspetto è di grossi gnocchi di pane, dal sapore inconfondibile.
Un piatto nutriente, preparato già in tempi antichi, risale infatti al XII secolo, che viene preparato ancora oggi con alimenti di recupero (il pane raffermo) ed i tipici ingredienti della tradizione montana: uova, latte, speck e farina. Questa è la ricetta classica tirolese, che prevede di servire i canederli, una volta cotti, su un letto di brodo di carne ben caldo.
Come già anticipato ne esistono tante versioni e rivisitazioni, potete ad esempio servirli al burro e cuocerli semplicemente in acqua bollente. Tra le altre varianti vi sono i canederli con gli spinaci, con le erbette e alla barbabietola. Quindi se avete fantasia e vi piace sperimentare sempre nuove ricette, potrete sbizzarrirvi a preparare tutte le versioni e magari inventarne di nuove, per scoprire quella che più vi piace.
Una volta assaggiati non potrete più fare a meno di un piatto di canederli fumanti. Non resta che aggiungere un’ultima cosa: buon appetito!!