Focaccia
1 kg di farina
30 g di lievito di birra
600 ml di acqua
80 ml di olio extravergine di oliva
20 g di sale
Soluzione
50 ml di acqua
30 ml di olio extravergine di oliva
sale
Impastate la farina con il lievito e l’acqua. Aggiungete il sale soltanto alla fine, per evitare che danneggi il lievito. Lasciate lievitare l’impasto per almeno un’ora coperto da una pezzuola di cotone o di lino.
In una teglia rettangolare, unta con un poco d’olio, stendete con le mani l’impasto in modo da ottenere uno spessore uniforme (di circa 2 cm) e, schiacciando con le dita, formate delle piccole fossette.
Fate lievitare l’impasto sulla teglia per altri 40 minuti circa. Mescolate insieme energicamente gli ingredienti per la soluzione e cospargete con essa la superficie della focaccia.
Mettete in forno già caldo a 200° C per circa venti minuti.
Lo chef consiglia
La quantità di farina e di liquidi (acqua latte olio uova ecc) da utilizzare per realizzare l’impasto è variabile e in funzione della farina utilizzata. Anche farine della stessa marca ma che provengono da macinature differenti possono comportarsi in modo leggermente diverso nell’assorbimento dei liquidi.
Le quantità per preparare l’impasto qui riportate possono variare un po’ in funzione della farina che utilizzerete. Tenete disponibili un po’ di farina e di acqua in più, in modo da poterli aggiungerli all’impasto se necessario per ottenere la giusta consistenza: cioè un impasto liscio, elastico e che si stacchi facilmente sia dalle mani e dal piano di lavoro.
Fate riposare la pasta lontana dall’aria corrente, avendo cura di coprirla per evitare che la superficie si secchi. Una volta confezionato la focaccia, prima di infornarlo lasciatelo riposare qualche minuto, perché la pasta possa perdere l’elasticità eccessiva dovuta all’ultima lavorazione.
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Storie nel piatto
La focaccia è un cibo diffuso in tutto il bacino mediterraneo dalle origini antichissime, tanto da essere già nota ai Fenici e ai romani.
Nonostante sia impossibile stabilire una primogenitura della focaccia, non vi è alcun dubbio che la variante più famosa e apprezzata sia la focaccia ligure.
Nata come cibo contadino grazie al basso costo dei suoi ingredienti, la focaccia divenne in breve tempo popolare in tutti gli strati della popolazione di Genova, al punto che secondo le cronache nel XVI secolo era diffusa l’usanza di consumare la focaccia in qualunque momento, persino durante la Messa. Sembra addirittura che per qualche tempo si diffuse l’usanza di affiancarla al vino al momento della benedizione durante i matrimoni, fino a quando l’allora Vescovo di Genova non minacciò di scomunica chiunque si cibasse di focaccia all’interno delle chiese, fosse questi aristocratico o plebeo, a dimostrazione di come questo cibo fosse diffuso tra tutti gli strati della popolazione.
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