Frittata alla marinara
- 6 uova
- 7 Filetti d’acciughe dissalate
- 3 Cucchiai d’olio d’oliva
- un Cucchiaio di cipolla tritata fine
- sale e pepe q.b.
In un piatto fondo, o in una ciotola, sbattete, fino a renderle omogenee, le uova con il sale e il pepe, quindi unitevi la cipolla tritata finemente e 4 filetti d’acciuga spezzettati grossolanamente e mescolate brevemente.
Ponete quindi su un fuoco di media intensità una padella con l’olio e, appena questo si sarà scaldato, versatevi le uova sbattute.
Quando la frittata si sarà rappresa da un lato, con un movimento rapido e deciso, o con l’ausilio di un piatto, giratela e fatela rassodare anche dall’altro lato per qualche minuto.
Appena pronta, rimuovete la frittata dalla padella e servitela immediatamente.
Storie nel piatto
Le uova sono impiegate in quasi tutte le gastronomie del mondo sia come pietanza a sé stante sia come ingrediente di ricette che uniscono sapori e ingredienti differenti.
La frittata è una di queste ricette, probabilmente la più famosa, e, sebbene sia ormai preparata in quasi tutto il mondo, è piuttosto probabile che sia stata inventata nell’antichità nella zona settentrionale del bacino mediterraneo tanto che sia la Francia che la Spagna che l’Italia hanno nella loro gastronomia tipica diverse varianti di questa preparazione.
La particolarità di questa pietanza è la sua ecletticità: è, infatti, sufficiente variare gli ingredienti per trasformarla da un piatto rustico ad una ricetta sofisticata e di alta classe.
Questa particolarità ha fatto sì che nella storia la frittata sia stata consumata a tutti i livelli sociali, dal popolo più povero, fino ad arrivare a Principi e Re, tanto che le cronache riportano che nel 1535, in occasione di una visita del Re Carlo V di Spagna alla certosa di Padula in Campania, venne preparata una frittata di ben mille uova in onore del Sovrano e del suo esercito.
Lo sapevate che…
un tempo i maggiori esperti di cucina raccomandavano di far cuocere la frittata solo da uno dei due lati senza rigirarla durate la cottura?
La tradizione gastronomia italiana contemporanea, invece, prevede che la frittata all’italiana sia fatta cuocere rigirandola da entrambi i lati, caratteristica, questa, che la distingue dal suo alter ego francese: l’omelette.
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