Insalata di polpi

Un’insalata semplice da preparare e molto adatta alle calde giornate estive.
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Livello MASTERY
75 min
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Livello MASTERY
4 Persone
75 min
INGREDIENTI: per 4 persone
  • 1 kg di polpo
  • mezzo Bicchiere d’olio extravergine di oliva
  • 2 Spicchi d’aglio
  • 1 foglia di alloro
  • prezzemolo tritato q.b.
  • un Pizzico d’origano
  • succo di limone q.b.
  • sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:

Pulite il polpo eliminando le interiora, gli occhi e il becco (cioè la formazione cornea che si trova all’altezza della testa). Lavatelo bene sotto l’acqua fredda corrente e scolatelo accuratamente.

Ponete una pentola con almeno 2 litri d’acqua leggermente salata sul fuoco e, appena comincerà a bollire, immergetevi rapidamente per tre volte il polpo tenendolo per la testa, quindi lasciatelo adagiare sul fondo della pentola completamente immerso nell’acqua e fatelo cuocere per almeno mezz’ora assieme ad uno spicchio d’aglio e all’alloro.

Per accertarvi che il polpo sia cotto pungetelo con una forchetta: la carne non deve offrire resistenza, risultando tenera ma non disfatta.

Una volta pronto, scolate il polpo e tagliatelo a strisce, disponetele in un piatto da portata e conditelo con una salsina preparata emulsionando con una frusta l’olio, il succo di limone, il prezzemolo, il rimanente spicchio d’aglio tritato, un pizzico di sale e pepe e l’origano.

Servite tiepido o freddo.

Storie nel piatto

Protezione contro i vampiri e incubo per l’alito degli innamorati, l’aglio è un aroma presente in molte ricette, ma che incute un certo timore a causa del suo odore penetrante.
Proprio per questo è un po’ strano pensare che in alcune civiltà dell’antichità fosse considerato uno degli afrodisiaci più potenti: in India, ad esempio, si riteneva che stimolasse il desiderio a tal punto da proibire ai monaci, alle vedove e alle giovani donne d’ingerirlo per non rischiare che cedessero agli istinti amorosi.
Diversamente, nei paesi che affacciano sul bacino mediterraneo, l’aglio è sempre stato considerato una sorta di panacea contro tutti i mali: nell’Antico Egitto, ad esempio, era convinzione comune che non solo l’aglio fosse in grado di alleviare qualunque dolore, ma che riuscisse anche a moltiplicare le forze di chi se ne cibava. Forse è per questo che, come riferito da Erodoto, questo bianco aroma era uno degli alimenti principali del rancio dei lavoratori addetti alla costruzione della piramide di Cheope.
Nell’Antica Roma, invece, l’aglio divenne famoso per le sue proprietà antisettiche, tanto che nei suoi testi Plinio il Vecchio riporta di come fosse utilizzato dai legionari per combattere le malattie infettive.
Curiosamente, a distanza di secoli, durante la Seconda Guerra Mondiale i medici militari russi finirono con l’imitare i soldati dell’antica Roma quando, avendo terminato gli antibiotici, cominciarono a somministrare l’aglio ai feriti per sfruttarne le proprietà antibiotiche.

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