Melanzane alla menta

L’aroma sferzante della menta dona un tocco unico a questo contorno a base di melanzane.
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Livello MASTERY
30 min
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Livello MASTERY
4 Persone
30 min
INGREDIENTI: per 4 persone
  • 2 melanzane
  • 6 Foglie di mentuccia
  • olio per friggere q.b.
  • 1 dl d’olio extravergine di oliva
  • 3 Cucchiai d’aceto di vino bianco
  • 3 Cucchiai di pane grattugiato
  • sale q.b.
PREPARAZIONE:

Lavate le melanzane, privatele delle estremità e tagliatele a bastoncini di circa un centimetro.

Fate friggere le melanzane in una padella piena d’olio bollente, facendo in modo che questo le sommerga totalmente. Quando saranno ben dorate scolatele con un mestolo forato e adagiatele su un piatto ricoperto di carta assorbente, quindi salatele.

Scaldate a fuoco basso l’olio extra vergine d’oliva in una padella, quindi unitevi la menta e, dopo un paio di minuti, le melanzane fritte e l’aceto.

Rimescolate bene il tutto per fare in modo che gli ingredienti s’insaporiscano, unitevi il pangrattato, in modo da asciugare il sugo di cottura, quindi togliete dal fuoco e fate raffreddare.

Servite le melanzane fredde.

Storie nel piatto

Originarie dell’odierna India, la melanzana è forse uno dei cibi più bistrattati della storia della gastronomia italiana.
Contrariamente a diversi ortaggi provenienti dalla stessa zona geografica, infatti, la melanzana rimase sconosciuta in Europa per lunghissimo tempo, finendo con l’esservi introdotta soltanto in seguito alle occupazioni arabe. Queste popolazioni, infatti, ne facevano già allora largo consumo e le apprezzavano in quanto le ritenevano un potente afrodisiaco.
Nonostante la Sicilia sia stata una delle prime regioni europee a conoscere questi eclettici ortaggi, in Italia le melanzane rimasero per lungo tempo vittime di fortissimi pregiudizi che, forse a causa della solanina in esse contenute, forse a causa del loro colore violaceo considerato di cattivo auspicio, ritenevano che portassero alla pazzia.
La loro introduzione nelle diete locali fu quindi molto graduale, e le notizie riguardanti un loro consumo da parte delle classi contadine risalgono soltanto al XVI secolo quando l’erborista Mattioli riporta in un suo testo che in alcune zone d’Italia le melanzane venivano consumate fritte e condite con sale e pepe per meri scopi afrodisiaci.
Fu soltanto Pellegrino Artusi, però, a sdoganare definitivamente le melanzane nel XIX secolo nel suo  “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, rendendole un cibo adatto anche alla borghesia.

Lo sapevate che…

in alcune zone d’Italia, durante la Seconda Guerra Mondiale, i contadini, essendo impossibile reperire del tabacco, utilizzavano le foglie essiccate di melanzane per confezionare sigari e sigarette?

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