Panzanella

Questo piatto, tipico della tradizione popolare toscana, dal sapore rustico, fresco e leggero è l’ideale da gustare nelle afose giornate estive.
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Livello MASTERY
30 min
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Livello MASTERY
4 Persone
30 min
INGREDIENTI: per 4 persone
  • 400 g di pane casereccio raffermo
  • 2 pomodori maturi
  • 2 cipolle rosse
  • 1 cetriolo (facoltativo)
  • un Ciuffo di basilico
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • aceto q.b.
  • sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:

Tagliate il pane a fette e inzuppatelo per qualche minuto in acqua fredda.

Quando sarà ben impregnato, prendete una fetta alla volta e strizzatela bene premendo con le mani.

Quindi strusciatelo tra i palmi in modo tale da formare col pane tante piccole briciole asciutte.
Mettetele in un’insalatiera e aggiungete le foglie di basilico, i cetrioli, le cipolle e i pomodori, il tutto tagliato a fettine sottili.

Condite con olio, un pizzico di sale e una spolverata di pepe. Conservate la panzanella in luogo fresco fino al momento di servire.

Prima di portare in tavola aggiungete una spruzzata di aceto di vino.

Storie nel piatto

Citata dal Boccaccio nel Decameroncol nome di “pan lavato”, la panzanella ha senza dubbio origini popolari. È opinione diffusa che questo piatto sia nato dall’usanza contadina di bagnare il pane vecchio nell’acqua e di mescolarlo con le verdure reperibili nell’orto, tanto che l’etimologia si riconduce secondo alcuni alla fusione dei termini “pane” e “zanella” (piatto fondo o zuppiera) mentre secondo altri deriverebbe dalla parola “panzana” che in origine voleva dire “pappa”.
Nonostante questo la panzanella è sempre stata apprezzata da golosi di tutte le classi sociali, come dimostrano le rime scritte da Agnolo di Cosimo detto “il Bronzino”, assiduo frequentatore della corte dei Medici, nel suo “Della cipolla”:

Chi vuol trapassar sopra le stelle,
en’tinga il pane e mangia a crepapelle
un’ insalata di cipolla trita,
con la porcellanetta e citriuoli
vince ogni altro piacer di questa vita,
considerate un po’se aggiungessi
bassilico e rucchetta!

E un’altra panzanella “nobile” pare sia stata offerta nel 1865 al Re d’Italia Vittorio Emanuele dallo statista Bettino Ricasoli, mentre era suo ospite nel suo castello nel Chianti per una partita di caccia: il verde del basilico, il bianco del pane e il rosso del pomodoro, infatti, rievocavano i colori del neonato Regno d’Italia.

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