Pizza Margherita
Per la pasta
1 kg di farina 00 (doppio zero)
30 g di lievito di birra
500 ml di acqua
10 g di sale
10 g di zucchero semolato
Per il condimento
80 ml di olio extravergine di oliva
80 g di mozzarella di bufala
foglie di basilico
400 g di pomodori pelati
sale
Passaggio 1
Su un piano di legno o di marmo disponete la farina a fontana con al centro adagiati il lievito, il sale e l’acqua tiepida, facendo attenzione a non fare venire a diretto contatto il sale e il lievito.
Passaggio 2
Lavorate energicamente l’impasto per 15-20 minuti con le mani o, in alternativa nella planetaria, fino ad ottenere un composto soffice ed omogeneo.
Passaggio 3
Una volta ottenuta la giusta consistenza, eventualmente aggiungendo un po’ di acqua o un po’ di farina, modellate l’impasto dandogli la forma di una palla, copritela con una bacinella di plastica in modo che non venga a diretto contatto con l’aria, e fatela lievitare per 3 o 4 ore a temperatura ambiente o per circa un’ora in un luogo tiepido.
Passaggio 4
Una volta che l’impasto sarà raddoppiato di volume, ricavatene 6 panetti, modellateli in forme sferiche, copriteli con un foglio di pellicola alimentare e fateli lievitare a temperatura ambiente per un paio d’ore o in ambiente caldo per circa 45 minuti.
Passaggio 5
Quando anche i panetti saranno raddoppiati di volume, preparate la polpa di pomodoro versandola in una ciotola e condendola con un pizzico di sale e 1/3 dell’olio d’oliva.
Passaggio 6
Lavorate quindi i panetti appiattendoli, uno per volta, con le dita fino ad ottenere dei dischi piuttosto sottili.
Passaggio 7
Spalmate quindi con un mestolo o con un cucchiaio la pizza con una quantità sufficiente di pomoro, quindi cospargetela di mozzarella ben sgocciolata e sminuzzata, guarnitela con qualche foglia di basilico e fate cuocere in forno già caldo a circa 250° C per 5 o 6 minuti.
Passaggio 8
Una volta pronta, sfornate la pizza, guarnitela ulteriormente con del basilico e un filo d’olio a crudo e servitela immediatamente.
I SEGRETI DELLA VERA PIZZA ITALIANA TI ASPETTANO
Ovunque siate nel mondo, se avete voglia di pizza troverete qualcuno che vi proporrà la sua versione di questo piatto italiano. Ma avete mai provato il sapore della pizza originale? Volete scoprire i segreti del suo impasto e delle preparazioni da forno italiane? Academia Barilla ha l’esperienza giusta per voi: un viaggio al centro della Food Valleycon tante lezioni di cucina dei nostri Chef. |
Storie nel piatto
La pizza Margherita è uno dei simboli della cucina italiana nel mondo.
Inventata, secondo la tradizione, nel Giugno del 1889 dal pizzaiolo napoletano Raffaele Esposito in onore della regina Margherita di Savoia, l’abbinamento cromatico dei suoi ingredienti non è casuale, poiché il rosso del pomodoro, il bianco della mozzarella e il verde del basilico, la rendono una sorta di bandiera gastronomica italiana.
Ma se l’invenzione della pizza Margherita è relativamente recente, la pizza ha invece origini particolarmente antiche, tante che già gli antichi egizi preparavano un pane piatto cotto al forno che può essere considerato una sorta di antenato della pizza scondita.
Ma testimonianze riguardanti la preparazione di alimenti riconducibili alla pizza sono presenti lungo l’intera storia delle civiltà mediterranee: dischi di pizza lievita cotti al forno o alla brace e serviti sia come pietanze dolci che salate, erano infatti diffusi già ai tempi degli etruschi e continuarono ad essere preparati dalle popolazioni europee fino al Medioevo.
L’abbinamento della pizza con la salsa di pomodoro che ha avuto tanta fortuna, invece, nacque a Napoli nel 1730, quando per la prima volta alle tradizionali schiacciate di pane che venivano preparate in città venne affiancata la salsa di pomodoro che era stata introdotta in città dalla Spagna.
Quel fortunato abbinamento fece la fortuna della pizza che, nel tempo, divenne la pietanza simbolo prima della città Partenopea e poi di tutta l’Italia.
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