Pomodori col riso
- 4 pomodori
- 120 g di riso
- uno Spicchio d’aglio
- sale q.b.
- 6 cl d’olio extravergine di oliva
- origano tritato q.b.
- basilico q.b.
Lavate i pomodori e tagliateli orizzontalmente dalla parte dell’attaccatura del gambo.
Infilando un cucchiaio dalla calotta, rimuovete la polpa interna dei pomodori e, con un mixer o con un passaverdure, tritatela unendovi l’aglio, qualche foglia di basilico e un pizzico di origano.
Ponete quindi la polpa di pomodoro così preparata in una ciotola, salatela, irroratela con l’olio d’oliva, unitevi il riso e mescolate con cura.
Usate il composto appena preparato per farcire i pomodori precedentemente svuotati, richiudeteli con la loro calotta, disponeteli in una pirofila, ricopriteli con un foglio di carta stagnola e poneteli a cuocere in forno già caldo a 160° per circa 40-45 minuti.
Una volta pronti, potete servire i pomodori ripieni tiepidi o freddi.
Storie nel piatto
Comparso per la prima volta, secondo gli archeologi, oltre quindicimila anni fa sul versante indiano dell’Himalaya, il riso è uno degli alimenti principali delle popolazioni dell’estremo oriente sin da tempi antichissimi.
In Europa, invece, la sua coltivazione ha origini piuttosto recenti: il bianco cereale, infatti, venne effettivamente introdotto in Europa per la prima volta grazie agli scienziati al seguito di Alessandro Magno che lo scoprirono in Persia durante le campagne militari del condottiero, ma rimase sempre un prodotto di importazione estremamente caro, tanto da essere utilizzato sia dai greci che dai romani, solo in piccole quantità a scopo cosmetico o terapeutico e molto raramente a scopo gastronomico.
Fu soltanto con l’invasione araba dell’Europa che, intorno al IX secolo d.C., il riso cominciò a far parte della dieta dapprima degli abitanti della Sicilia e della Spagna e poi del resto delle popolazioni europee.
Inizialmente, però, il suo prezzo rimase estremamente alto, poiché continuava ad essere un prodotto d’importazione, e per questo veniva utilizzato alla stregua delle spezie.
La coltivazione del riso, infatti, si diffuse in Italia soltanto intorno al XVI secolo nelle regioni del nord Italia, specialmente nella Lombardia e nel Piemonte.
Proprio grazie a questa coltivazione in loco e all’alto rendimento delle piante, il riso divenne nel giro di pochi decenni uno degli alimenti più diffusi e apprezzati di quelle zone.
Lo sapevate che…
le ricche matrone romane preparavano una crema a base di farina di riso che spalmavano su viso e collo per rendere la pelle più morbida e lucente?
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