Sardine fritte
1 kg di sarde
Per il ripieno
100 g di mollica di pane
latte
2 uova
50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
30 g di prezzemolo
Un rametto di origano fresco
4 Foglie di basilico
sale e pepe
olio extravergine di oliva
Per la panatura
2 uova
pane grattugiato
farina
In una ciotola preparate un impasto mescolando accuratamente con la mollica di pane, il latte, le uova, il Parmigiano grattugiato, il prezzemolo, l’origano, il basilico, l’olio, il sale e il pepe.
Lavate e pulite accuratamente le sardine privandole delle interiora, delle teste e delle lische centrali.
Asciugatele con cura con un foglio di carta assorbente, quindi allineatele aperte su un piano d’appoggio e spalmate su ognuna un poco dell’impasto precedentemente preparato facendo attenzione che aderisca molto bene alla polpa del pesce pigiandola con il piatto della lama di un coltello.
Richiudete per bene le sardine, quindi una ad una passatele dapprima nella farina, immergetele quindi nelle uova che avrete sbattuto con una forchetta in un piatto fondo o in una ciotola, quindi impanatele accuratamente passandole nel pane grattugiato facendo attenzione che questo aderisca per bene su tutto il pesce.
Quando avrete impanato tutte le sardine friggetele in una padella piena d’olio bollente facendo in modo che le sardine risultino totalmente immerse nell’olio durante la frittura.
Quando risulteranno dorate, scolate le sardine con una schiumarola e adagiatele su un piatto ricoperto di carta assorbente. Servitele calde.
Storie nel piatto
Il cosiddetto “pesce azzurro” è una categoria non scientifica nella quale vengono solitamente raggruppati alcune specie di pesci accomunate da caratteristiche quali: l’abitudine di riunirsi in branchi, le piccole dimensioni e, soprattutto, la dorsale di colore blu.
In questa categoria rientrano principalmente gli sgombri, le acciughe e le sardine che, pur essendo considerate poco pregiate, sono delle vere e proprie leccornie gastronomiche se conservate sott’olio. Questa pratica, ha per altro un’origine molto antica poiché era già adoperata dagli Etruschi che la adoperavano per conservare a lungo il pesce.
Lo sapevate che…
sembra che il re francese Enrico IV apprezzasse tanto le sardine da voler mangiare solo quelle nei giorni d’astinenza religiosa dalla carne?
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