Stoccafisso con il pomodoro alla Triestina
- 1 dl d’olio d’oliva
- 1 kg di stoccafisso
- acqua q.b.
- 600 g di pomodori
- 2 spicchi d’aglio
- sale e pepe q.b.
- 1 foglia di alloro
Lasciate lo stoccafisso totalmente immerso in una ciotola piena dâacqua per 24 ore.
Quindi scolatelo sciaquatelo passandolo sotto un getto dâacqua corrente, rimuovete tutte le lische e la pelle e tagliatelo a pezzi di 8 cm.
Portate a bollore una pentola piena dâacqua, quindi immergetevi i pomodori per 20 secondi, scolateli immediatamente e, dopo averli fatti intiepidire, pelateli, privateli dei semi e tritateli con un coltello.
Ponete su un fuoco di media intensitĂ una pentola adatta alla cottura in forno con 6 cucchiai dâolio e, appena questo sarĂ caldo, unitevi lo stoccafisso.
Salate e fate cuocere con il coperchio a fuoco moderato, aggiungendo qualche cucchiaio dâacqua durante la cottura se lo stoccafisso dovesse seccarsi troppo o iniziare ad attaccarsi alla pentola.
Dopo circa un’ora, aggiungete i pomodori, i due spicchi dâaglio pelati e schiacciati con la lama di un coltello, una foglia dâalloro, del pepe macinato e il rimanente olio.
Mescolate, e versate una quantitĂ dâacqua sufficiente a ricoprire lo stoccafisso a filo. Portate nuovamente ad ebollizione, quindi ponete immediatamente la pentola nel forno giĂ caldo e lasciate cuocere con il coperchio per unâaltra ora a 180° C.
Levate dal forno e servite caldo, eventualmente accompagnato da polenta.
Lo sapevate che…
in alcune zone dâItalia lo stoccafisso prende il nome di baccalĂ ? Nella maggior parte dâItalia, infatti, lo stoccafisso è il merluzzo essiccato, mentre il baccalà è quello conservato sotto sale. Nella zona del Triveneto, però, il merluzzo essiccato viene chiamato âbaccalĂ â e questo può generare una certa confusione nella preparazione delle ricette tipiche della zona.