Torta al formaggio bianco

Cremosa e vellutata, una torta salata ripiena di ricotta e Parmigiano Reggiano.
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Livello MASTERY
35 min
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Livello MASTERY
6 Persone
35 min
INGREDIENTI: per 6 persone

Per il ripieno

150 g di ricotta vaccina

150 g di Parmigiano Reggiano grattugiato

3 Cucchiai di panna

3 uova

sale e pepe

noce moscata

 

 

Per la pasta brisé

250 g di farina

125 g di burro

Un Pizzico di sale

70 ml di acqua

PREPARAZIONE:

In una ciotola amalgamate la farina con il burro e il sale fino ad ottenere un composto grumoso e non omogeneo, quindi unitevi l’acqua fredda e lavorate con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo facendo attenzione a manipolarlo il meno possibile in modo che non si scaldi.

Lasciate riposare l’impasto in frigo per mezz’ora avvolto da un foglio di pellicola per alimenti, quindi stendetelo con un matterello e adagiate la sfoglia, spessa circa mezzo centimetro, in uno stampo da torta ricoperto con carta da forno.

Nel frattempo in una ciotola amalgamate con una forchetta le uova con la ricotta, il Parmigiano Reggiano, la panna, il sale, il pepe ed una grattatina di noce moscata.

Lavorate bene fino ad ottenere un composto omogeneo, quindi versatelo nello stampo e distribuitelo uniformemente con la forchetta.
Fate quindi cuocere la torta in forno già caldo a 190° C per circa 25 minuti o comunque fino a quando non sarà ben gonfia e dorata.

Servite la torta direttamente nello stampo.

Storie nel piatto

Il consumo di formaggi e latticini in generale da parte dell’uomo ha origini molto antiche e il suo sviluppo è profondamente legato all’evoluzione della civiltà umana.
La nascita del formaggio è infatti riconducibile, con ogni probabilità, al momento in cui alcuni esseri umani iniziarono a dedicarsi alla pastorizia e, riuscendo ad ottenere una quantità di latte maggiore rispetto al passato, decisero di conservarlo in sacche ricavate da tessuti animali, in particolare dagli stomaci delle pecore.
Da quel momento non ci volle probabilmente molto tempo prima che i primi pastori si rendessero conto che nel giro di poco tempo il latte si trasformava in un cibo completamente diverso, più semplice da conservare e dall’ottimo sapore.
È così che nel tempo è nata l’arte casearia, dalla continua ricerca di tecniche diverse di produzione di formaggi con lo scopo di ottenere varietà di latticini totalmente diverse tra loro.
Nel tempo l’Europa in generale e la Francia e l’Italia in particolare, sono diventate le patrie del formaggio, arrivando a produrre diverse centinaia di varietà diverse per sapore, aroma e consistenza.

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