Vitello in fricandò
- 600 g di noce di vitello
- ¼ tazza di burro
- 4 fette di prosciutto crudo
- 5 cl di vino bianco secco
- 1 carota
- 2 cipolle
- un mazzetto di prezzemolo
- 4 foglie di sedano
- 4 chiodi di garofano
- sale e pepe q.b.
- brodo di carne q.b.
Separate il grasso dalla parte magra del prosciutto, tagliatelo a listarelle e infilzatele nella carne di vitello, cioè lardellatelo, dopo averlo inciso seguendo il verso delle fibre della carne, quindi legate il pezzo di coscia con spago da cucina.
Su un fuoco di media intensità ponete una pentola larga con il burro e, appena questo si sarà sciolto, unite il prosciutto tritato e le 2 cipolle intere, conficcando in esse i chiodi di garofano, in modo da non perderli nel fondo di cottura e poterli eliminare alla fine.
Fate prendere colore al prosciutto, quindi unite il vitello e fatelo dorare integralmente, quindi aggiungete la carota pelata e tagliata a rondelle, un mazzetto di prezzemolo legato insieme ed alcune foglie di sedano.
Quando la carne avrà preso colore, versatevi sopra il vino bianco, salatela, pepatela e coprite la pentola con il coperchio. Fatela cuocere per 50 minuti a fiamma molto bassa, rigirando la carne piuttosto spesso e aggiungendo un poco di brodo caldo durante la cottura se la carne dovesse asciugarsi eccessivamente.
Una volta completata la cottura, togliete dal fuoco, prelevate le verdure, sfilate ed eliminate i chiodi di garofano e passate le verdure al passaverdure.
Servite il vitello tagliato a fettine sottili, versandovi sopra il sugo e le verdure passate.
Lo sapevate che…
il famoso gastronomo francese Brillat-Savarin definì le cipole “il tartufo del popolo”?